Non voglio annoiarvi con dinamiche sulla volta celeste, rivoluzioni terrestri, con zenit ed equatore.
Per tutti noi l’equinozio segna l’inizio della Primavera, quella fatta di luce, di sole, di calore e di colori; insomma, un risveglio dei sensi a preludio dell’estate.

La mattina, guardando ad est, il sole sorge e vive oltre la notte; e’ ora che le vele si stagliano sempre piu’ numerose all’orizzonte.

Dopo alcuni mesi passati a terra per l’attenta e scrupolosa manutenzione di “Allegra”, volgendo lo sguardo a levante, finalmente l’alba di una nuova emozionante stagione di vela.

Numerose le novita’, tecniche e non solo, che troverete a bordo quest’anno, e noi, sempre quelli, con il sorriso, sempre quelli che issano, cazzano, strambano una volta ed una volta ancora.
Bentornata in mare “Allegra” primavera.

Nozioni e curiosita’ astronomiche

L’equinozio di primavera, cioè l’evento astronomico che segna l’inizio della primavera, quest’anno è avvenuto martedì 20 marzo alle 17.15. Anche se convenzionalmente si dice che le stagioni cominciano sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o, qualche volta, il 19. L’equinozio è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un punto specifico sulla linea dell’equatore.

Il giorno dell’equinozio di primavera ha comunque una caratteristica particolare: è uno dei due soli giorni all’anno, l’altro è quello dell’equinozio d’autunno, in cui il dì ha la stessa durata della notte (anche se poi non è esattamente così, a causa di alcune interazioni della luce con l’atmosfera terrestre).

Il significato del termine “equinozio”

Il significato del termine “equinozio” è chiaro per chi sa qualcosa di latino infatti, la parola italiana deriva dal latino “aequinoctium“, composto da “aequus“, cioè “uguale” e “nox“, “notte”. Dopo l’equinozio di primavera il dì – cioè quella parte del giorno in cui c’è luce – continua ad allungarsi ogni giorno nell’emisfero boreale fino al solstizio d’estate: a quel punto le ore di luce cominciano a diminuire, tornando pari a quelle di buio nell’equinozio d’autunno, e ricominciando ad aumentare solo con il solstizio d’inverno. Estate e inverno iniziano nei giorni di solstizio, in cui le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo. Per quanto riguarda l’emisfero australe, cioè la parte della superficie della Terra a sud dell’Equatore, è tutto l’opposto.